Condominio “Il bargeo” | FI

Il progetto del “Bargeo” rappresenta un caso eccezionale nel quale si concentrano una serie di aspetti unici dal punto di vista dell’efficienza, della sostenibilità e delle tecnologie impiegate.

Il nuovo edificio è frutto del recupero di una volumetria esistente relativa ad un’attività produttiva dismessa; l’opera si configura pertanto come un intervento di rigenerazione e riqualificazione urbana, recuperando uno spazio perduto e sostituendo un fabbricato vetusto e inadeguato con una struttura efficiente, sostenibile e dotata delle più avanzate soluzioni tecnologiche.

Il legno è stato pensato, nella lungimirante visione della CDM Costruzioni, per ottenere il massimo in termini di velocità di edificazione, rapporto qualità/costo e ovviamente di sostenibilità.

I vincoli urbanistici hanno disegnato una soluzione progettuale molto complessa e articolata, con soluzioni costruttive al limite dell’eseguibilità attraverso il ricorso alle strutture in legno, a causa della alta incidenza delle superfici a terrazze, dei percorsi a ballatoio e delle coperture piane.

Un approccio attento ai processi di gestione

Per gestire questo livello di complessità il costruttore si è rivolto alla competenza di NextWood, società di building management specializzata in edifici in legno, a cui è stata affidata la progettazione esecutiva, la cantierizzazione e la direzione lavori.

NextWood ha sviluppato un concept costruttivo disegnato sulla necessità di garantire la massima qualità costruttiva quale garanzia di durabilità e di integrazione fra le componenti strutturali e quelle impiantistiche, con un attento controllo sul costo di costruzione.

Il risultato è stato quello di sviluppare dettagli costruttivi innovativi e attenti al rispetto degli obiettivi e di portare ad un risultato finale garantito anche attraverso il raggiungimento della certificazione ARCA.

A dimostrazione dell’attenzione per il tema della durabilità prestata da Nextwood e dal developer immobiliare, l’edificio è stato dotato di sistemi di monitoraggio dell’umidità delle strutture in legno, tipo MyMeter di WoodControl.

L’edificio è stato completato nel settembre 2021, superando le difficoltà operative dovute all’emergenza sanitaria con un’efficacia dimostrata principalmente dal successo commerciale: tutte le unità sono state vendute già a metà dei lavori, indicatore fondamentale del corretto rapporto qualità/costo di costruzione.

Il cappotto in sughero CORKPAN: affidabilità e sostenibilità

La scelta di impiegare il sughero è frutto, non solo della ricerca di una sostenibilità reale, ma reinterpreta la naturale struttura della pianta, dove la corteccia protegge il legno. Qui i pannelli CORKPAN rivestono le facciate e proteggono il legno e garantiscono un comfort termo-igrometrico agli abitanti 12 mesi all’anno: un connubio perfetto fra il materiale strutturale più sostenibile e il più sostenibile degli isolanti.

L’impiego del sughero è infatti anche una importante scelta strategica legata alla cantierizzazione: con uno sviluppo di facciata pari a quasi 2000mq e con l’esigenza di dover portare avanti le lavorazioni anche in condizioni meteo non ideali, proteggendo quanto prima le facciate strutturali in xlam, il sughero ha garantito la possibilità di essere istallato riducendo i rischi legati all’eventualità di maltempo.

Le caratteristiche di insensibilità all’acqua (isolante a cellula chiusa) e la sua alta traspirabilità, sono stati elementi decisivi per ridurre il rischio di permanenza di umidità sulle facciate stesse.

Soluzioni impiantistiche innovative

A livello impiantistico, da segnalare che gli appartamenti, oltre ad essere dotati di singoli aggregati compatti (VMC+ACS) con recupero di calore, beneficiano anche di un di sistema di pre-temperamento geotermico Exrg-Nilan, per ogni singola unità abitativa. Questa caratteristica si pone come un unicum nel panorama europeo per questo tipo di edifici.

In questo modo, la richiesta energetica si riduce ulteriorme e l’edificio raggiunge livelli di economicità e sostenibilità elevatissimi.