Approfondimenti

2 Marzo 2015

Diffusione della quercia e origine del sughero

Il Portogallo è la patria del sughero. A dirlo sono la sua storia e un sistema economico basato sullo sfruttamento rispettoso dei sughereti, già ritenuti strategici e tutelati con editti reali nel 1300.


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Il sughero, un materiale naturale adatto a molteplici impieghi

Il sughero è un materiale nobile, che si ricava dalla corteccia delle quercia da sughero. La polpa, ovvero la parte più pregiata, viene destinata alla realizzazione di tappi per vino. Gli scarti e le parti meno pregiate vengono, invece, destinati alla realizzazione di granulati tecnici, impiegati in pavimenti, rivestimenti, impieghi industriali e calzaturieri.

La falca viene lasciata stagioanre all'aperto prima di essere macinata e usata per la creazione di blocchi di sughero Corkpan

Per realizzare i pannelli isolanti auto-autocollati e auto-espandi Corkpan, non è invece necessario impiegare materiale di primissima scelta, anche per questioni di costi, ma si impiega,per la maggior parte, la falca.

Con falca si intende la corteccia ricavata dai rami minori della pianta, ottenuta in fase di potatura. Questa materia prima presenta una maggior concentrazione di suberina e lignina, elementi importanti per permettere un efficace processo di tostatura. La raccolta della falca segue la decortica.

Quercus Suber L.
Diffusione della quercia da sughero nel Mediterraneo

Distribuzione della Quercia da sughero nel Mediterraneo

La quercia da sughero è originaria del bacino del Mediterraneo occidentale, dove trova le condizioni ideali per la sua crescita:

  • Terreni sabbiosi senza calcare, con un basso livello di azoto e fosforo, un elevato livello di potassio e valori di PH compresi tra 4,8 e 7,0;
  • 400-800 mm di precipitazioni all’anno;
  • Temperatura fra -5º C e 40º C;
  • Altitudine di 100-300 m.
La struttura della quercia

La struttura della quercia da sugheroIn sezione, il tronco della quercia si compone del fusto in legno, che risulta essere un buon combustibile per legna e carbone, e della corteccia, un tessuto formato da micro cellule alle quali viene dato il nome di sughero.

Già da questa struttura si evince come la corteccia sia naturalmente protettiva nei confronti del legno. L’impiego che si fa del sughero come rivestimento isolante in edilizia, non è altro che la riproposizione di quanto avviene normalmente in natura, proteggendo il legno dal caldo, dal freddo, dalle intemperie e dal fuoco.

Il sughero possiede un interessante livello di resistenza al fuoco: è debolmente infiammabile, non sostiene e non propaga la fiamma ed è auto-estinguente. Carbonizzando, il sughero offre un importante contributo all’arrestarsi spontaneo degli incendi. La velocità di propagazione della fiamma è talmente bassa che la quercia da sughero non brucia, a meno che la corteccia non sia stata rimossa da troppo poco tempo.

Coltivazione e diffusione del sughero

Il Mediterraneo rappresenta il contesto naturale in cui la quercia da sughero cresce, sviluppando foreste per un totale di circa 2,1 milioni di ettari di querceti. In questo scenario, il solo Portogallo vanta un’estensione di querceti di circa 716 mila ettari, che rappresenta circa il 50% della produzione mondiale di sughero. Spagna, Francia, Italia, Marocco e Tunisia producono il rimanente 50%.

Distribuzione della produzione di sughero a livello europeo

Il ciclo di vita della pianta: crescita e decortica

evoluzione della quercia da sugheroÈ con la decortica che inizia il ciclo di vita del sughero in quanto materia prima: al primo raccolto la pianta ha 25 anni di età e il tronco ha un diametro di 70 cm misurati a 1,3 metri da terra. Le decortiche successive avvengono ad un intervallo di, almeno, nove anni, fra i mesi di maggio e agosto. Con il calore di questo periodo, infatti, il fusto in legno trattiene a sé l’acqua, rendendo più semplice staccare la corteccia.

La decortica, una lavorazione frutto dell’esperienza e della manualità
  1. Decortica della quercia da sugheroAprire – il sughero è colpito con un’accetta in senso verticale nella sua scanalatura più cordonata, separando la parte più esterna, che viene rimossa, dalla sottocorteccia.
  2. Separare – la tavola viene separata tramite l’introduzione della parte tagliente dell’accetta tra la parte curva della tavola e la sotto-corteccia, con un movimento di torsione dell’accetta.
  3. Tracciare – la dimensione della tavola di sughero che esce dal tronco è determinata da un taglio orizzontale detto anche tracciatura.
  4. Estrarre – la tavola prelevata dall’albero viene estratta con molta attenzione per evitare che si rompa (tanto più grande è la tavola, tanto maggiore sarà il valore commerciale).
  5. Scalzare – Alcuni pezzi di corteccia vengono lasciati alla base del tronco ma, per allontanare eventuali parassiti, si percuote la pianta battendo su degli appositi cunei.

Dopo la decortica, su ogni quercia viene segnata l’ultima cifra dell’anno in cui è stata realizzata l’estrazione del sughero.

Un rito che si rinnova ogni 9 anni

Durante tutto il suo periodo di vita, la quercia da sughero può essere decorticata dalle 15 alle 18 volte, con intervalli di nove anni.

Schema di decortica delll quercia da sughero

Ai 25 anni di età – 1ª decortica o estrazione del primo sughero dalla quercia – si ottiene il sughero vergine di qualità non ancora ideale per la produzione di tappi a causa della struttura irregolare e l’estrema durezza. Per l’elevata quantità di suberina contenuta, tale sughero è ideale per la realizzazione nei pavimenti e negli isolamenti.

Ai 34 anni – 2ª decortica – si ottiene il sughero femmina di struttura più regolare e intreccio meno duro. Viene trasformato in agglomerati per l’edilizia e altri materiali.

Ai 43 anni – 3ª decortica – si ottiene il sughero femmina o di riproduzione, già con le proprietà ideali per la produzione di tappi di qualità. A partire da questo momento in poi e per circa un secolo e mezzo, di nove anni in nove anni, la quercia offrirà un sughero di eccellenza!

 

The Art of Cork – Pubblicazione di Amorim Isolamentos

L'autore

Andrea Dell’Orto

E' un consulente di marketing e comunicazione e svolge attività di divulgazione scientifica, relativamente alla sostenibilità e alla salubrità in edilizia. Collabora con Spazi Inclusi - service giornalistico e di servizi di comunicazione - e con il progetto di Home, Health & Hi-Tech. E' moderatore di eventi sui temi dell'edilizia sostenibile. Di formazione universitaria in statistica, è appassionato di scrittura e fotografia.

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